Živa Kraus - Traccia e aura in pittura
PROROGATA FINO AL 20.10.23
a cura di Christine Enrile e Viana Conti
L’artista sarà presente e a disposizione per interviste
«La Kraus è una realista dell'invisibile né più né di meno di quanto siano realisti del visibile un Courbet e un Guttuso»
Figura artisticamente e culturalmente carismatica, appartenente alla neo-avanguardia multimediale del Novecento e all’arte contemporanea, Živa Kraus è una pittrice, gallerista, curatrice storica, nata a Zagabria, capitale croata in cui si è formata all’Accademia di Belle Arti. Naturalizzatasi italiana, dal 1971 è attiva e residente a Venezia, città dove completa i suoi studi di Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti e in cui diventa assistente dello Studio Vedova.
Realizza, nel 1972, la sua prima mostra personale allo Studio Galerije Forum di Zagabria, nel 1975 espone alla Galleria Il Canale di Venezia. Nel 1973 diventa assistente della collezionista e mecenate statunitense Peggy Guggenheim e dal 1974 al 1976 della Galleria Il Cavallino di Carlo Cardazzo, collaborando anche con il di lui figlio, Paolo, nell’ambito della videoarte di cui è esponente.
È nota, internazionalmente, per aver fondato, nel 1979, l’ormai storica Ikona Photo Gallery e nel 1989 Ikona Venezia International School of Photography, Pittrice e disegnatrice sensibile e innovativa, viene, nel 1979, recensita, dallo scrittore, critico e drammaturgo Alberto Moravia, suo estimatore e sodale, che la definisce «Realista dell’invisibile, proprio come Courbet e Guttuso sono realisti del visibile». Živa Kraus presenta in mostra un corpus di opere su carta, di pittura e disegno astratti, ad andamento segnico, gestuale, scritturale. I suoi pastelli sono – come lei stessa li definisce – pagine di polvere e luce, di quella particolare luce lagunare in cui è ravvisabile la sua città d’adozione, quella Venezia a cui non cessa di consegnare il lascito culturale della sua vita nell’arte.