Andy H. Jung – Atmosfere sospese. Operated Reality

GALLERIA DEL CONSOLATO GENERALE DELLA 

REPUBBLICA DI COREA

Inaugurazione giovedì 19 aprile 2018 – ore 18.00

Andy H. Jung

Atmosfere Sospese 

Operated Reality

a cura di CEContemporary

fino al 9 maggio 2018

da lunedì a venerdì 9.00 – 12.00 | 14.00 – 17.00 

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isLAND II,63 x 101 cm, Diasec, 2012

 

Si inaugurerà giovedì 19 aprile 2018 alle ore 18.00 presso la  Galleria del Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano la mostra  “Atmosfere Sospese – Operated Reality ” Andy H. Jung a cura di CEContemporary.

Il percorso espositivo, visitabile fino al 9 maggio 2018 propone 8 opere fotografiche, di varie dimensioni montate su diasec, riproducenti gli universi notturni di Andy H. Jung. La serie Operated Reality attesta il grande interesse dell’artista per l’architettura ed in particolare per l’ingegneria ambientale che è stata oggetto dei suoi studi e della sua formazione.

L’attenzione per questa branca dell’ingegneria, che nasce per rispondere alle esigenze di salvaguardia dell’ambiente e dell’impatto ambientale che le opere derivanti dall’ingegnerizzazione del territorio possono generare in ogni paese industriale ed avanzato, ha portato Andy H. Jung a riflettere sul cambiamento morfologico delle megalopoli.

Le gigantesche architetture intese quali riflesso delle tracce lasciate dagli esseri umani in ogni epoca inducono ad una riflessione sulla stridente contrapposizione fra le straordinarie e vertiginose costruzioni e la solitudine umana in costante crescita.

La sensibilità artistica ha portato Andy H. Jung a porre la Casa, intesa come Habitat, al centro del suo lavoro.

La sua opera sembra permeata di poetica bachelardiana con identificazione del luogo abitativo con ciò che è riparo e stabilità per l’uomo, siano essi reali o illusori, in contrapposizione con le vertigini generate dalle altezze architettoniche e dalla visione notturna.

Queste ultime componenti che rimandano allo Straniamento inteso come processo narrativo che presenta la realtà osservata da un punto di vista proprio dell’artista quasi come frammenti di sogni o memorie perdute.

Andy H. Jung realizza, attraverso la riproduzione notturna di suggestive costruzioni presenti a Seoul, New York e San Francisco, una riflessione sull’ambiente metropolitano e ci fa immaginare stili di vita, solitudini, desideri di coloro che abitano questi ritagli di realtà.

Ricorrono nella visione delle città di Andy H. Jung, letta come intersezione tra il globale ed il locale, topoi linguistici e stilistici  che rimandano al fenomeno migratorio di inarrestabile ripopolazione del pianeta su cui molto si è intrattenuto il filosofo francese Paul Virilio, sia a livello socio/urbanistico che espositivo nella rassegna intitolata Stop Eject/Terre Natale – Ailleurs commence ici, alla Fondazione Cartier di Parigi nel 2008.

I panorami affascinanti ed onirici dei grattacieli di Seoul e delle altre metropoli vi trasporteranno in una dimensione onirica che aprirà anche ad enigmatiche ed affascinanti riflessioni.

 

 

 

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